Compagnia dei Pompieri Militari Bucarest

Compagnia dei Pompieri Militari Bucarest

La Compagnia di Pompieri Militari Bucarest è stata fondata nel 1844, dietro la modernizzazione fatta dal Dipartimento degli Affari Interni nel 1843 al progetto di legge elaborato dal generale Starov nel 1835; la nuova legge  è stata adottata dall’organo legislativo della Muntenia e promulgato dal suo Principe, George Bibescu, il 29 Febbraio 1844.

La Compagnia aveva una ”Sezione” in ogni settore di Bucarest, chiamato ”Commissione”, e una sezione centrale, presso la polizia, chiamata ”Agie”. L’unità, indipendente sul piano operativo, era funzionalmente collegata alla Polizia, ma amministrativamente all’esercito. Essa era composta da funzionari, ufficiali, sottufficiali e soldati trasferiti dal 1°, dal 2° e dal 3° Reggimento di Fanteria della Muntenia. Il comando dell’unità è stato affidato al capitano Emanoil Boteanu. La durata del servizio obbligatorio per la truppa dei vigili del fuoco era, analogamente alle forze della milizia, 6 mesi. L’addestramento e le attrezzature della Compagnia erano doppie, per entrambi le loro attività: militare e antincendio. Le divise erano molto simili a quelli della Fanteria di linea.

L’ unità si è distinta non solo nel suo campo di specializzazione, come ad esempio durante il Grande Incendio di Bucarest del 1847, ma anche nel campo delle operazioni militari. La Compagnia ha dimostrato alte virtù militari nella battaglia di Dealul Spirii del 13 Settembre 1848, che fu combattuta in condizioni di inferiorità numerica contro le truppe dell’Impero Ottomano. 150 uomini della Compagnia dei vigili del fuoco di Bucarest sono stati inviati in quel giorno, sotto il comando del tenente Pavel Zaganescu, alla caserma della cavalleria di Dealul Spirii, insieme a 750 soldati del 1° e 2° Reggimento Fanteria. Dovevano partecipare alla cerimonia di trasferimento della caserma a una colonna Turca da 5.000 uomini, parte delle truppe di occupazione ottomana, comandata da Kerim – Pasha. Una battaglia in piena regola è scoppiata, mettendo subito fine alla cerimonia, a causa di un corpo a corpo tra vigili del fuoco romeni, che cercavano di posizionarsi per schierarsi, e soldati turchi, che bloccando la strada. La rissa sfuggi al controllo degli ufficiali e gli Ottomani iniziarono a sparare mitaglia con i cannoni da vicino. I vigili del fuoco romeni, in uno spettacolo abbagliante di coraggio, catturarono i cannoni e spararono contro i turchi. Dopo un breve tentativo da parte degli ufficiali di porre fine al conflitto, i soldati turchi cominciarono ad ammazzare selvaggiamente, con le baionette, i soldati romeni feriti, come punizione per la loro audacia. Questo ha riacceso il fuoco della battaglia, con maggiore intensità. Dei vigili del fuoco rumeni 2 ufficiali e 48 soldati caddero, mentre 57 uomini sono stati feriti. Tra gli Ottomani, 1 ufficiale superiore, alcuni ufficiali e 158 soldati sono stati uccisi – il numero dei feriti turchi non è stato divulgato. Uno dei comandanti della Compagnia dei vigili del fuoco è stato costretto a rifugiarsi in Transilvania, dopo la scaramuccia, a sostegno della battaglia per la liberazione dei romeni in quella provincia. Il sottotenente Dinca Balsan è diventato un centurione della legione di Axente Sever.

Il Principe Alexandru Ioan Cuza ha istituito, con la Legge n° 20 del 30 maggio 1860, una medaglia speciale, “Pro Virtute Militari” per premiare gli eroi della battaglia di Dealul Spirii. Sul retro era  iscritta la data ed il nome del luogo di questi avvenimenti, che avevano un significato speciale nella storia militare del popolo romeno. La distribuzione delle medaglie e` stata possibile solo dopo l’ottenimento dell’indipendenza della Romania, eseguita dal Principe Carlo I., attraverso la ID 9067/8 del settembre 1878.

 

ELEMENTI DISTINTIVI

Con regio decreto 1368 del 15 Maggio 1935, ai militari della Compagnia dei Pompieri Militari di Bucarest è stato concesso il diritto di indossare, a partire dal 9 maggio 1935, l’insegna del centenario, identica per ufficiali e soldati. Era un “hausse-col” di metallo giallo, a forma di mezzaluna, con, in rilievo, la corona reale e lo stemma della Muntenia. Veniva portato sul petto, attaccato con una catena intorno al collo. Loscopo era di contraddistinguere le unità di grande prestigio dell’esercito romeno, che aveva raggiunto i 100 anni di esistenza continua e gloriosa.